Dal rilascio e all’incorporazione dei Core Web Vitals (CWV) negli algoritmi di ranking di ricerca di Google, gli operatori di siti web e gli esperti di marketing hanno lottato per ottimizzare le loro metriche. Questo potrebbe essere un bersaglio in movimento, poiché i punteggi possono variare a seconda di quando e come vengono raccolti.
Ma facciamo un passo indietro, cosa sono i Core Web Vitals, perché sono importanti, quanto influiscono sulla SEO e quali sono le novità per questo 2024?
Cosa sono i Core Web Vitals (CWV)?
Come li definisce Google stesso nell’articolo Comprendere Core Web Vitals e i risultati di ricerca di Google, i Core Web Vitals sono “un insieme di metriche che misurano l’esperienza utente reale relativa a prestazioni di caricamento, interattività e stabilità visiva della pagina.”
Queste metriche fanno parte dell’iniziativa più ampia di Google per migliorare l’esperienza dell’utente sul web fornendo linee guida unificate per i segnali di qualità essenziali per offrire grandi esperienze utente.
I Core Web Vitals includono le seguenti metriche:
- Largest Contentful Paint (LCP): misura le performance di caricamento. Per offrire una buona esperienza utente, il valore LCP dovrebbe avvenire entro 2,5 secondi dal primo avvio della pagina.
- Interaction to Next Paint (INP): misura l’interattività. Per offrire una buona esperienza utente, le pagine devono avere un INP pari o inferiore a 200 millisecondi.
- Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva. Per offrire una buona esperienza utente, le pagine devono mantenere un valore CLS pari o inferiore a 0.1.
Su indicazione di Google, gli strumenti che valutano la conformità di Core Web Vitals devono prendere in considerazione il superamento della pagina se soddisfano i target consigliati al 75° percentile per tutte e tre le metriche di Core Web Vitals.
La misurazione dei Core Web Vitals può essere effettuata utilizzando vari strumenti e piattaforme forniti da Google, tra cui PageSpeed Insights. Questi strumenti raccolgono dati sull’utilizzo reale, talvolta chiamati dati sul campo e dati in laboratorio, per fornire ai proprietari dei siti web e agli sviluppatori informazioni su come le loro pagine si comportano dal punto di vista degli utenti effettivi in diverse condizioni.
Il rapporto sui Core Web Vitals nella Search Console di Google offre una panoramica dettagliata delle prestazioni delle pagine basate su queste metriche, evidenziando aree di miglioramento per soddisfare le soglie consigliate. Dando priorità a queste metriche, siamo in grado di individuare e correggere eventuali criticità che ostacolano l’esperienza dell’utente, migliorando le prestazioni nei risultati di ricerca di Google e offrendo una migliore esperienza complessiva all’utente.
Perché i Core Web Vitals sono importanti per la SEO?
I Core Web Vitals di Google sono fondamentali per comprendere e migliorare l’esperienza dell’utente offerta da un sito web. Il loro ruolo nell’algoritmo di ranking di Google sottolinea l’importanza di pagine web veloci, reattive e stabili per ottenere successo nell’ottimizzazione per i motori di ricerca.
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Inoltre, punteggi elevati nei Core Web Vitals possono differenziare un sito web in un ambiente digitale competitivo, fornendo un vantaggio cruciale nell’attrarre e trattenere gli utenti.
Un focus sull’esperienza utente
Come abbiamo compreso, i Core Web Vitals di Google (CWV) sono cruciali per l’esperienza utente di un sito web. Queste metriche quantificano gli aspetti delle prestazioni di una pagina web che influiscono direttamente su come gli utenti interagiscono con il sito stesso.
Le tre principali metriche valutano collettivamente i tempi di caricamento, l’interattività e la stabilità visiva. Un punteggio basso in queste aree indica possibili problemi che potrebbero influire negativamente sull’esperienza utente.
Ad esempio, tempi lunghi di caricamento possono frustrare gli utenti, portando a un aumento dei tassi di rimbalzo. Allo stesso tempo, spostamenti inaspettati del layout possono confondere o causare clic accidentali. Affrontare questi problemi migliora la soddisfazione dell’utente e aumenta l’interazione e le conversioni.
L’influenza sull’algoritmo di classificazione di Google
I Core Web Vitals sono parte integrante dell’algoritmo di classificazione di Google, il quale mira a fornire agli utenti risultati di ricerca capaci di rispondere alle loro esigenze informative, offrendo un’esperienza di navigazione positiva.
I siti web che si caricano velocemente, rispondono prontamente alle interazioni degli utenti e mantengono la stabilità visiva durante la visita dell’utente offrono esperienze utente superiori. Di conseguenza, Google tiene conto dei punteggi Core Web Vitals nel determinare la posizione del sito web nei risultati di ricerca.
Questo enfasi sulla velocità e sull’utilizzabilità sottolinea l’importanza dell’ottimizzazione dei Core Web Vitals per i proprietari dei siti web e gli sviluppatori che mirano a migliorare la visibilità nei motori di ricerca e attrarre più traffico organico.
Vantaggio competitivo
Nel panorama competitivo delle classifiche dei motori di ricerca, i Core Web Vitals possono essere un elemento decisivo che posiziona un URL davanti a un altro. Google è in grado di differenziare i siti web con contenuti simili in base ai loro punteggi CWV.
Un sito che si carica più velocemente, offre interazioni più fluide e mantiene un layout stabile ha maggiori possibilità di essere favorito dall’algoritmo di Google, garantendogli una posizione più alta rispetto ai concorrenti con metriche prestazionali inferiori. Questo vantaggio diventa particolarmente prezioso nei settori dove anche piccole differenze nelle classifiche dei motori di ricerca possono influire significativamente sul traffico del sito web e sui risultati aziendali.
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Le novità sui Core Web Vitals del 2024
La maggior parte delle metriche utilizzate per la classifica rimane sostanzialmente la stessa. Google dice: “Le metriche stable dei Core Web Vitals non cambieranno più di una volta all’anno. LCP, CLS e INP sono considerati metriche stabili”. Fonte
Ma quindi cosa sta cambiando?
L’anno scorso, nel maggio 2023, Interaction till Next Paint (INP) è stato introdotto come sostituto del First Input Delay (FID). Il 12 marzo 2024 è stato lanciato INP. FID verrà completamente rimosso entro settembre 2024 poiché è stato problematico per molti siti web. Questa evoluzione sottolinea l’impegno continuo da parte di Google nell’ottimizzazione costante delle metriche per monitorare accuratamente l’esperienza utente.
Quali sono i limiti dei Core Web Vitals?
Le metriche Core Web Vitals si applicano universalmente a tutti i tipi di siti web, dai semplici blog alle complesse piattaforme di e-commerce. Questo approccio “taglia unica” può essere limitante, poiché i diversi tipi di siti hanno modelli di interazione degli utenti, strutture dei contenuti e esigenze di ottimizzazione delle prestazioni intrinsecamente diversi.
Ad esempio, un’applicazione dinamica potrebbe avere un CLS più elevato a causa della sua natura interattiva rispetto a un sito web statico, penalizzandolo secondo i criteri attuali di valutazione delle Core Web Vitals.
Potenziali interpretazioni fuorvianti
L’aggregazione e semplificazione delle prestazioni in tre metriche fondamentali può talvolta portare a interpretazioni fuorvianti. Ad esempio, concentrarsi esclusivamente sul miglioramento di queste metriche potrebbe spingere gli sviluppatori a effettuare modifiche che migliorano tecnicamente i punteggi, ma non l’esperienza dell’utente.
Al contrario, funzionalità preziose che abbassano leggermente i punteggi CWV potrebbero essere scartate, anche se apportano un reale beneficio all’interazione o alla soddisfazione dell’utente.
Impatto sull’innovazione e sulla ricchezza dei contenuti
Allo stesso tempo, c’è preoccupazione che l’enfasi sulle metriche CWV possa limitare l’innovazione, scoraggiando lo sviluppo di contenuti ricchi e coinvolgenti. Nella ricerca di conformità alle regole Core Web Vitals, gli sviluppatori web potrebbero limitare l’uso di elementi interattivi, contenuti multimediali e funzionalità che, sebbene influendo negativamente su queste metriche, migliorerebbero complessivamente l’esperienza dell’utente.
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