Molto spesso, nella pianificazione di una strategia, noi di Fishouse ci siamo trovati a discutere delle differenze tra Inbound e Outbound marketing. Ma partiamo dal principio: cosa sono Inbound e Outbound marketing? Inbound e Outbound marketing sono due approcci strategici diversi per modalità e mezzi impiegati. Comprenderne le peculiarità è fondamentale per saper scegliere con consapevolezza quale strategia applicare alla propria azienda.
Ciò che si può affermare con convinzione è che l’Inbound marketing rappresenta l’evoluzione del più tradizionale Outbound marketing. Le strategie basate su questo modello hanno conosciuto una rapida evoluzione negli ultimi anni e subiscono continuamente delle modifiche, dovute ai cambiamenti delle tendenze e delle abitudini di consumo degli utenti.
Cos’è l’Outbound marketing?
L’Outbound marketing, “marketing in uscita” in italiano, si basa su un tipo di comunicazione cosiddetta “push”, o verso l’esterno. Consiste nell’approccio strategico che prevede tutte le strategie e promozioni che mirano ad attirare potenziali clienti. Questo approccio strategico corrisponde al marketing definito tradizionale, opposto al marketing digitale.
Ciò che caratterizza questa strategia è il fatto che interrompe l’attività che il consumatore sta svolgendo, per questo si parla di Interruption marketing. L’Outbound marketing mira a catturare l’attenzione del target per persuaderlo ad acquistare un determinato prodotto o servizio.
Per rendere più immediata la comprensione siamo soliti utilizzare la metafora del pescatore. Egli infatti lancia molti ami sperando che almeno uno di questi riesca a catturare un pesce. La metafora insegna che, verosimilmente al pescatore, quando si intraprende una strategia di Outbound marketing si veicola una messaggio ad un pubblico molto ampio, nella speranza di raggiungere un piccolo segmento di persone interessate.
Proprio per questo nell’Outbound marketing si parla di target, inteso come ampio segmento di pubblico individuato in base ad una segmentazione per fasce. Solitamente la segmentazione viene effettuata prendendo in considerazione fattori di tipo geografico, socio-demografico, psicografico e comportamentale.
Un valido strumento di marketing che noi di Fishouse utilizziamo nella segmentazione necessaria per attuare l’Outbound marketing è il modello Buyer Personas. Si tratta di archetipi e modelli che corrispondono a rappresentazioni fittizie di clienti tipo di un’azienda.
Quali sono i punti di forza e di debolezza dell’Outbound marketing? Tra i vantaggi elenchiamo la possibilità di intercettare bisogni latenti, l’opportunità di raccogliere grandi quantità di dati e, infine, le diverse applicazioni offline. Tra gli svantaggi, invece, troviamo i costi, la difficoltà nella valutazione dei risultati e la logica di interruzione che sta alla base, elemento di disturbo per il target.
Esempi di Outbound marketing
Di seguito presentiamo i nostri servizi di Outbound marketing:
- Realizzazione di spot televisivi e radiofonici
- Creazione di banner su portali online
- Pubblicazione adv su giornali e riviste
- Volantini e cartelloni pubblicitari
Cos’è l’Inbound marketing?
L’Inbound marketing, o “marketing in entrata”, abbraccia tutta quella sfera di contenuti creati con il fine di fidelizzare l’utente condividendo materiale di qualità attraverso blog aziendali, social media e attività SEO. Sebbene cambino mezzi e modalità, l’obiettivo che intendiamo realizzare è il medesimo: attirare l’attenzione e concludere la conversione.
L’Inbound marketing attira i visitatori attraverso diverse attività: contenuti di qualità, strategie SEO per il posizionamento sui motori di ricerca, piani editoriali per il social media marketing, email marketing per fidelizzare gli utenti e tenerli sempre aggiornate sulle novità del brand, attività SEM, promozione online. Lo scopo è quello di trasformare utenti che navigano in internet in follower o clienti soddisfatti, che a loro volta facciano buona pubblicità del brand online, diventando così promotori.
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Il primo compito che hanno i contenuti è quello di attirare gli utenti sul sito, convertendoli in visitatori attivi. Per questo noi di Fishouse ci impegniamo affinchè risultino interessanti per il target e di buona qualità. Un’attività SEO ben pianificata e monitorata renderà il processo di conversione più semplice e immediato. Altro fattore di conversione può essere la promozione online come campagne PPC Google Adwords, Facebook Ads, landing page e call to action efficaci.
Per saperne di più: Come scrivere Call to action efficaci
Una volta raggiunta la conversione, ovvero l’azione desiderata, che può corrispondere alla compilazione di un form contatti, una telefonata, una vendita, l’iscrizione alla newsletter o al download di un file, è necessario continuare a lavorare sulla fidelizzazione, così da attivare un passaparola positivo.
Il nostro obiettivo per una strategia di Inbound marketing, dunque, è di rendere il marketing meno invasivo e, anzi, utile all’utente, allontanandosi dall’approccio tipico dell’Interruption marketing. Cambiano le logiche: non ci rivolgiamo più ad un pubblico ampio nella speranza di suscitare l’interesse di una parte di esso, bensì ad un utente in target intercettato grazie ad un lungo processo di fidelizzazione.
Esempi di Inbound marketing
Di seguito presentiamo i nostri servizi di Inbound marketing:
- Redazione di blog sul sito web
- Attivazione di campagne Google Ads
- Social media management
- Programmazione di newsletter
- Pianificazione strategia di posizionamento SEO
Quali sono le principali differenze?
Inbound e Outbound marketing differiscono sotto diversi aspetti.
Il messaggio. Progettiamo il messaggio a seconda dell’approccio che intendiamo scegliere. Mentre nel caso dell’Outbound marketing deve essere incisivo, così da persuadere il consumatore a procedere con l’acquisto del prodotto, per l’Inbound marketing si deve prestare attenzione al tone of voice che si sceglie, così da permettere all’utente di riconoscersi nella comunicazione, attivando il processo di fidelizzazione.
Il rapporto con il consumatore. Seconda importante differenza tra Inbound e Outbound marketing riguarda l’approccio con il consumatore. Questo non concerne solo le modalità attraverso le quali l’azienda entra in contatto con l’utente, ma anche la tipologia di messaggio che viene veicolato. Mentre l’Outbound marketing si rivolge ad un target, l’Inbound ha lo scopo di dialogare con le persone, facendo leva sulla componente empatica.
Il mezzo. L’Inbound marketing vede come piattaforma principale il sito web, nel quale convergono le diverse attività. Per questo noi di Fishouse lo progettiamo affinché risulti esteticamente gradevole e, soprattutto, intuitivo per semplificare la conversione. Il sito web deve dunque essere inbound oriented, ossia pensato per realizzare un percorso interno per guidare l’utente durante la navigazione.
Per approfondire l’argomento: UX design vs UI design: cosa sapere
Il sito aziendale, però, non è l’unico canale. Il blog è uno degli strumenti più efficaci per la strategia di Inbound marketing, in quanto permette all’utente di conoscere l’azienda, i prodotti e di identificarsi con il tone of voice utilizzato.
Al contrario, l’Outbound marketing lavora sui mezzi tradizionali, come televisione, radio, cinema e adv su carta stampata. Purtroppo la staticità di questi mezzi difficilmente permette al consumatore di entrare in empatia con l’azienda, e di memorizzare le caratteristiche dei prodotti offerti.
Il costo. Partendo dal presupposto che ciascuna strategia di marketing, tradizionale o digitale che sia, presenta dei costi, e dunque lo stanziamento di un budget aziendale, questo potrà essere più o meno elevato. Mentre l’Inbound marketing rappresenta un costo variabile, che dipende dalle attività che si intende svolgere, l’onere dell’Outbound marketing si riferisce al canale scelto per veicolare il messaggio.
I risultati. L’Inbound marketing, grazie al fatto di essere una strategia che si sviluppa online, consente di monitorare costantemente i risultati del messaggio veicolato. Sono diverse le piattaforme che noi di Fishouse utilizziamo per l’analisi dei dati, le quali ci forniscono una panoramica circa l’andamento della comunicazione. Al contrario, l’Outbound marketing non prevede la possibilità di monitoraggio con dati concreti. Sono possibili delle stime, ma sarà difficile dare un numero certo alla strategia.
In questo articolo abbiamo approfondito tutte le differenze tra Inbound e Outbound marketing. È importante conoscerne le dinamiche per poter scegliere, con consapevolezza, quella più adatta al proprio obiettivo.
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